In breve, il periodo migliore va da giugno a settembre. In questo periodo le temperature sono perfette per tour in montagna e ideali per visitare Bishkek, Osh e i laghi.

Il viaggio richiede un ottimo spirito di adattamento, per il cibo e le sistemazioni alberghiere che risultano al di sotto degli standard occidentali. Durante il viaggio si raggiungeranno altitudini sopra i 2000mt.  In particolare: lago Songkol 3016 mt; lago Issyk-Kul – 1609 mt; la gola Jeti-Oguz 2200 mt; durante il giorno la temperatura potrebbe raggiungere i 40° e durante la notte scendere al di sotto delle zero. Le yurte possono ospitare fino a 4- 6 persone pertanto gli spazi saranno condivisi con altri partecipanti. Su richiesta, dietro supplemento, è possibile prenotare una yurta su base doppia privata, la stessa sarà soggetta a riconferma secondo disponibilità. 

A contatto con la cultura nomade del popolo Kirghizo; da Bishkek al caravenserraglio di e soggiorno Tash Rabat  sui laghi Son Kul e Yssyk kul . Alloggio in hotel/guesthouse e campi  yurta attrezzati

Il trekking in autonomia offre avventure affascinanti, ma attenzione: il telefono potrebbe non funzionare e gli imprevisti possono essere difficili da gestire. In Kirghizistan, l’inglese è poco parlato, quindi è utile avere una connessione dati; una SIM locale da 10€ offre 100 Giga per un mese. Infine, la polizia locale può essere problematica, con posti di blocco frequenti dove i turisti sono visti come opportunità per guadagni illeciti, spesso comunicando solo attraverso gesti.

• Bishkek / grandi città (Osh, Karakol)
  • Hotel 3★ locali: camere semplici ma confortevoli, bagno privato, Wi-Fi; standard paragonabile a un 2★/3★ europeo.
  • Hotel 4★ selezionati a Bishkek: livello internazionale, colazione a buffet, buoni servizi.
• Località minori / area Issyk-Kul / villaggi
  • Guest house (equivalente 1★/2★ europeo): camere basiche, bagno talvolta condiviso, acqua calda non sempre costante, Wi-Fi variabile. Ottima ospitalità familiare.
• Campi di yurte (Issyk-Kul, Karkyra, Son-Kul)
  • Yurte “comfort”: 2–4 posti per tenda, stufa a legna/letame, letti con piumoni; bagni e docce in blocchi esterni (a volte acqua calda a fasce). Elettricità da generatore/solare (spesso solo la sera).
  • Yurte “basic”: servizi ancor più semplici; a volte solo toilette a secco, niente doccia.
  • Singola in yurta: non sempre garantita; spesso si condivide.

Spirito di adattamento:

• Paese rurale e di tradizione nomade: infrastrutture essenziali fuori dalle città.
• Strade: tratti sterrati e tempi di percorrenza più lunghi del previsto; possibili cambi di programma per meteo.
• Bagni e docce: nei campi yurta possono essere condivisi o con acqua calda a orari.
• Freddo notturno in quota anche in piena estate; talvolta stufe accese nella yurta.
• Cucina semplice (carne, latticini, pane, insalate): per vegetariani/vegani si può fare, ma ripetitivo; segnalare in anticipo eventuali esigenze.
• Elettricità e rete non sempre disponibili; copertura mobile discontinua lontano dai centri.
• Possibile mal di montagna leggero a Son-Kul (3016 m): idratazione, salire gradualmente, evitare alcol il primo giorno in quota.

Per un’esperienza più tradizionale, è possibile dormire in Yurta quando si effettuano escursioni naturalistiche. La Yurta è la tipica abitazione mobile utilizzata dai popoli nomadi dell’Asia, e si trovano negli ecovillaggi situati nei parchi nazionali. 

Il Kirghizistan è un paese montuoso con un clima alpino, caratterizzato da estati calde e secche e inverni rigidi. Le temperature variano notevolmente in base all’altitudine, passando dai 35° nelle città ai freddi -15° delle zone montuose. Le città principali, come Bishkek e Osh, si trovano in aree collinari a 500-1000 metri. Le catene montuose, con altezze superiori ai 7000 metri, influenzano il clima e causano inverni rigidi con nevi perenni. Un’eccezione è il lago Issyk Kul, che crea un microclima più mite. L’estate è il periodo ideale per visitare, offrendo temperature più miti e la possibilità di esplorare i panorami naturali e combinare il viaggio con l’Uzbekistan.

Giugno–settembre: periodo migliore per montagne e laghi d’alta quota (Son-Kul). Giornate miti/calde, notti fredde in quota.

Maggio e ottobre: belle luci e meno affollamento, ma più freddo in montagna; alcuni campi yurta potrebbero essere chiusi.

In quota (3000 m) anche in estate può fare 0–5°C la notte.

Bishkek – da 600 fino 800 m a.s.l.

Parco nazionale “Ala Archa” 2000/2600 m s.l.m.

lago Issyk-Kul – 1609 m s.l.m.

La gola Jeti-Oguz – 2200 m s.l.m.

nessuna vaccinazione richiesta. I viaggiatori provenienti da Paesi a rischio febbre gialla devono presentare il certificato di vaccinazione. Per soggiorni lunghi è richiesto il certificato di sieronegatività al test dell’HIV

Per entrare in territorio kirghizo è necessario essere in possesso del passaporto con validità residua di almeno tre mesi dalla data di ingresso nel Paese. Dal 2012 non è più necessario il visto di ingresso per motivi di turismo e/o di affari per soggiorni che non superino i 60 giorni. 

La valuta in corso è il Som e, mentre le VISA verranno accettate ovunque, le Carte o Bancomat del circuito Maestro potranno arrecarti qualche problemino.

Gli Atm sono presenti in tutte le città, ma come sopra, non tutti accetteranno Bancomat facenti parte del circuito Maestro. Non scoraggiarti però, in ogni città sarà sempre presente qualche banca che ti permetterà di prelevare.

Il prelievo massimo è di 15.000 Som, circa 190€

Cambio valuta – se prevedete di cambiare USD o Euro in som kirghisi (KGS), consigliamo di portare banconote da 50 o 100 USD in buone condizioni, senza timbri, scritte o altri segni di danneggiamento, poiché le banche e gli uffici di cambio non accettano banconote rovinate.